"Due Segnanti"
Performance
Interpretata da Girolamo De Molfetta e Monica Squizzato
2014
...i segni prodotti dalle mani trasmettono un significato preciso e sono accompagnati da urla indecifrabili...
(cit. Anna Ramasco, frammento del testo Demo-Critico per Scala C.ALL)
Anna
Ramasco lavora sul rapporto dicotomico tra confini espressivi
contrapposti per porre al centro dell’opera i risultati di uno
status aperto di percezione sensibile; nascono proposte
rappresentative di uno stato creativo in cui la realtà moltiplica i
suoi aspetti, divarica la sua assolutezza nel movimento, nell’energia
vitale degli attori (……) Andrea
B. Del Guercio
(…)
Anna Ramasco ha il dono di una straordinaria leggerezza, poco
imparentata con il minimalismo e ancor meno con forme banali di
eleganza (la sua leggerezza è anzi spesso ‘sporca’). La
leggerezza può riguardare i mezzi utilizzati (la calligrafia, il
disegno, il suono, un peculiare approccio alla scultura) oppure il
modo di porsi di fronte ai propri soggetti. È, come nelle Lezioni
americane di
Calvino (riferimento abusato, ma che appare in questo caso
particolarmente pertinente), un modo di togliere pesantezza al
mondo.
Perché i lavori di Anna Ramasco non toccano questioni di
poco peso. Si possono intravedere dietro ogni spiraglio del suo
operare traumi violenti, conflitti che vengono osservati con
sgomento, profondità che appaiono quasi sempre inaccessibili.
(……)
Il fondo di dolore cui Anna Ramasco vuole avvicinarsi
non appare accessibile all`espressione verbale. I suoi lavori sono
percorsi da un sospetto, una diffidenza nei confronti della parola (è
sintomatica una certa sua riluttanza a trovare titoli per le proprie
opere) e da una riflessione continua intorno a questa assenza, questa
mancanza fondamentale (……) Philippe
Lächs-Pau
Da
un anno l’artista lavora a stretto contatto con l’Ente Nazionale
Sordi di Venezia ove persone non udenti coraggiose, vivaci ed aperte
hanno accolto con entusiasmo le sue proposte di performances in
lingua dei segni per pervenire insieme alla loro concreta
realizzazione.
Anna Ramasco è nata
a Torino nel 1972, vive a Milano. Si laurea in scultura all’Accademia
di Belle Arti di Brera nel 1996, specializzandosi successivamente con
un Master in Management artistico presso l’Università Cattolica di
Milano e un Master dell’Unione Europea in Comunicazione e
organizzazione nelle arti visive.
Partecipa a numerose mostre quali:
Artverona- Cuntemporary/Controzona (Forte Carpenedo-
Ve Mestre a cura di Cantiere Corpoluogo)
Ecology of mind
(Forte Marghera-Venezia Me a cura di Cantiere Corpoluogo)
Fuorisalone (NHOW HOTEL Milano a cura di E. Scantamburlo e M.
Lukaszewski)
Con-munication (NHOW HOTEL)
DMY Berlin
Arte Pubblica ( Corni di Canzo)
YKJWZ (Zurich)
Attacchi
urbani per una civile convivenza-Intervento al Prince
Albert Blob di Rirkit Tiravanija (Galleria Civica di
Trento)
Salone dell’arredo urbano (ESTERNI-
Milano)
Stati Mentali (VIAFARINI Milano a cura di G.
Scardi)
La ville, le jardin, la mémoire (Villa Medici - Roma
sez. progetti a cura di B.Pietromarchi)/Galleria Centro Culturale La
Casa de Porras(Granada-ES).
Dal 2003 al 2005 collabora col celebre architetto Peter Zumthor
presso la Facoltà di Architettura di Mendrisio ed insegna
all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2005 al 2009 prosegue la
sua attività didattica presso la cattedra di Progettazione
Ambientale del Politecnico di Milano. Ha frequentato workshops con
Antoni Muntadas e Francesc Torres. Nel 2012 ottiene un Residence per
artisti alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Dal 2011 si
occupa anche di ragazzi DVA.
Contatti:
anna.ramasco@gmail.com